I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ai tempi del COVID-19, quali sfide per il futuro?
I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ai tempi del COVID-19, quali sfide per il futuro?
31 anni sono passati da quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e drammatiche restano le disparità tra bambini e ragazzi del pianeta di cui, non bisogna mai dimenticarlo, i nostri figli rappresentano la parte privilegiata da ogni punto di vista. Tuttavia il nuovo scenario pandemico ha aperto nuove problematiche e temi su cui riflettere, anche alle nostre latitudini.
A tal proposito degna di nota è l’iniziativa che ha visto coinvolti il Ministero dell’Istruzione e UNICEF Italia che hanno presentato ieri il rapporto “THE FUTURE WE WANT - Essere adolescenti ai tempi del COVID-19” (consultabile al seguente indirizzo web: www.unicef.it/futurewewant ) ideato per far conoscere come l’emergenza sanitaria abbia cambiato la percezione che gli adolescenti in Italia hanno del proprio benessere, l’impatto che il COVID-19 ha avuto sulle loro vite e le lezioni da trarre per un futuro più equo e sostenibile.
Il manifesto contiene i risultati di un sondaggio svolto dall’UNICEF tra quasi 2000 adolescenti tra i 15 e i 19 anni che ha portato alla stesura di un’agenda in 10 punti per costruire un futuro migliore.
In buona sostanza, i giovani chiedono che si torni a una normalità che tenga però conto delle lezioni apprese in questi mesi e delle buone pratiche messe in atto e che preveda quindi un cambio di rotta verso una dimensione che renda i giovani stessi protagonisti del processo di cambiamento, in vista di un futuro più equo e sostenibile che è giusto venga costruito con il contributo di quelli che saranno i suoi protagonisti principali.
Dal Rapporto giunge chiara al Governo la richiesta di un quadro normativo e di politiche più attenti ai bisogni di ragazze e ragazzi e maggiori investimenti nei settori segnalati come cruciali per la crescita delle nuove generazioni.