Il Progetto I Care al Seminario sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità

Il Progetto I Care al Seminario sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità

Il Progetto, voluto dalla Prof.ssa Alessandra Capponi e realizzato dall’Istituto Italo Calvino  nell’anno scolastico passato, sarà presentato il prossimo 22  marzo al Seminario sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità presso la Sala dei Notari a Perugia.
L’evento, che sarà patrocinato oltre che dalla Regione Umbria e dalla città di Perugia, dall’ANCI e dall’Università degli studi di Perugia, vedrà nella sezione Progetti pilota anche quello svolto dalla scuola di Città della Pieve che aveva l'obiettivo di sensibilizzare gli studenti al tema della disabilità. L’iniziativa, che era stata proposta nell'ambito del Tavolo sulla disabilità Città accessibile dell'Amministrazione comunale, ha visto la partecipazione anche della Cooperativa POLIS, con i suoi operatori che da anni collaborano con l’istituto scolastico, e l’Associazione FIADDA Umbria, che ha realizzato iniziative simili in altre scuole della regione.
Il progetto ha coinvolto tutte le classi con studenti disabili del Calvino e dell’Istituto comprensivo Pietro Vannucci, per la scuola superiore di I grado, ed ha consentito a tutti i ragazzi di svolgere varie iniziative che permettessero loro di riflettere sulla diversità e sull’inclusione. A partire dagli incontri introduttivi con la Dott.ssa Anna Orato della FIADDA fino ai laboratori inclusivi con i docenti di sostegno del Calvino e gli operatori, in cui musica, immagine e letture fungevano da tramite allo scopo, tutte le iniziative messe in atto avevano un unico comune denominatore, quello di creare una scuola unita e solidale, in cui le differenze rappresentano un mezzo e non un ostacolo alla conoscenza e al rispetto reciproci.
Inoltre il 27 aprile 2018 Luca Panichi, ex ciclista, in carrozzina dopo l’incidente avuto nel 1994 in una cronoscalata durante il Giro internazionale dilettanti dell’Umbria, ha portato agli studenti delle due scuole la sua testimonianza, quella di vita fatta di passione e di sport che non vede un limite nella disabilità ma solo una nuova e diversa opportunità. Quell’incontro, nel quale sono intervenuti anche i membri dell’Associazione FIADDA con il loro vissuto, ha certamente rappresentato il culmine di questo progetto che per l’anno in corso verterà proprio sul rapporto tra disabilità e il mondo dello sport e avrà il titolo “I care – Lo sport unisce”.

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