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All’età di cinquant’anni Claudio, zio di Caligola, sale al trono e governa dal 41 al 54 d.C. .
Dopo aver assassinato il nipote, i pretoriani trovano Claudio nascosto dietro una tenda e ritenendolo uno spirito ottuso e stravagante, e quindi facilmente manipolabile, lo nominano Imperatore.
Al contrario delle loro aspettative però, Claudio è all’altezza della situazione.
Durante il suo regno assumono maggiore importanza i liberti imperiali, che diventano addirittura consiglieri e fedeli collaboratori del sovrano, quando prima si occupavano unicamente di funzioni di segreteria e amministrazione del patrimonio. Claudio porta inoltre grandi innovazioni anche nell’ammissione al senato dando la possibilità di accedervi anche agli aristocratici della Gallia Transalpina.
In politica estera annette alle province romane Mauritania, Tracia e Britannia.
La sua peggiore spina nel fianco, però, sono le mogli: Messalina, che organizza una congiura contro il marito, sventata dallo stesso Claudio, e Agrippina, sua seconda consorte, che riesce ad avvelenarlo, istaurando come suo successore il figlio Nerone, nato dal primo matrimonio della donna. |
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